Con sensibilità umana fino alla tenerezza, l’incisività del linguaggio poetico, con l’energia del piglio profetico, padre David si fa voce di ogni uomo, specie di chi cerca un dialogo salvifico, uno spazio salutare, e di ogni sofferente che non può tacere i suoi “perché”, pure se essi non hanno risposta: divenuti perciò, forse, la “più vera preghiera”. «Ci sono perfino bestemmie che sono preghiere, come ci sono preghiere che possono invece essere bestemmie.»
David Maria Turoldo nato in un paese della bassa friulana nel 1916, si fece frate e compì gli studi fino al sacerdozio nell’Ordine dei Servi di Maria. Visse nel convento di S. Carlo al Corso in Milano gli anni della Resistenza e della ricostruzione post-bellica. Aperto al dialogo e sensibile alle istanze di rinnovamento, che troveranno riscontro nel Concilio vaticano II, diede vita, insieme all’amico e confratello Camillo de Piaz, al centro culturale Corsia dei Servi. Dal 1963 la sua dimora abituale fu nel Priorato di S. Egidio in Fontanella di Sotto il Monte, nel cui piccolo cimitero riposa dopo la morte avvenuta nel 1992. Innumerevoli sono i saggi, di contenuto religioso e civile, da lui prodotti, insieme ad opere di prosa, di teatro e soprattutto di poesia.