La vera preghiera germoglia sul terreno della fiducia.
È un esercizio di abbandono basato sulla convinzione che ogni avvenimento, per quanto incomprensibile, è finalizzato alla nostra felicità.
La gioia nasce dalla convinzione che Qualcuno, che sa e può tutto, dispone ogni cosa per il nostro bene.
Scaturisce dal sentirci significativi, valorizzati, compresi, secondo l’espressione di Karl Barth: «Sono pensato, sono amato, dunque esisto».
Se coltiviamo questi sentimenti, giorno per giorno, di fronte a ciò che ci accade, perveniamo, un po’ alla volta, a ciò che i filosofi definiscono «ottimismo ontologico» e gli psicologi chiamano «atteggiamento mentale positivo».
Allora, la mente si apre alla bellezza profonda del mondo, al significato positivo della vita.
Vivere in questo modo è compiere la più radicale psicoterapia.
Come pregare:
pregare da soli pregare in famiglia pregare con la natura la preghiera di riconciliazione L’esercizio dell’attimo presente
Punti forti
La preghiera vista come “relazione” d’amore, comunione con Dio.
Destinatari
Un pubblico giovane. Ma può interessare a chiunque stia a cuore l’argomento.
Autore
Luciano Verdone è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico.Tra gli ultimi, per Paoline: Come superare l’angoscia (2006); Una vita senza fine (2007); Terapia dei valori. Come raggiungere un benessere psicofisico (2007); Cucchiella-Verdone, La vita a due. Una conquista quotidiana (2008); Emergenza educativa in un mondo che cambia (2009); L’ottimismo (2009); L’autostima (2009); Se dico amore (2010); Valori che contano (2010).