I comportamenti antisociali degli adolescenti possono essere letti come l'espressione di una difficoltà evolutiva, che impedisce l'acquisizione di un'identità sociale e che spesso comporta un'incapacità di assumere la responsabilità delle proprie azioni. Rispetto a tali comportamenti, il presente volume propone alcune tematiche che oggi richiamano l'attenzione di esperti e non solo.
II concetto di rischio psicosociale ha visto nel tempo l'evolversi di teorie e modelli interpretativi diversi, fino ad arrivare all'adozione di una prospettiva dinamica.
L'autrice propone alcuni spunti sul concetto di resilienza e sull'importanza dell'individuazione di meccanismi e processi protettivi alla base degli esiti evolutivi degli individui. L'obiettivo principale diventa quello di individuare i precursori di uno sviluppo adeguato, che si concretizzi nel benessere psicologico e sociale.
Approfondimenti specifici sono dedicati ai temi della devianza minorile, con particolare riferimento alle azioni di gruppo e a comportamenti attualmente molto diffusi, quali il bullismo. L'azione è intesa come costrutto psico sociale, articolato e complesso, che comprende diverse dimensioni del significato sociale: cognitive, interattive e comportamentali. Allo stesso modo, l'azione deviante viene letta come processo, che esprime significati individuali e relazionali. Rispetto al tema del bullismo, vengono proposte le teorie esplicative di riferimento e alcune indicazioni su tale fenomeno; inoltre, vengono presentate alcune sperimentazioni educative ed esperienze di ricerca adottate in tale campo.