Anche i giornalisti migliori, a volte, scrivono "a casaccio". E finiscono per prodursi in gaffes esilaranti, parole a vanvera, refusi improbabili, veri e propri ottovolanti di senso. Le perle di Raccapriccio, che finora hanno circolato in modo semiclandestino, trovano finalmente una sede per farsi leggere tutte assieme, accuratamente commentate e illustrate dai disegni di Christian G. Marra. Non si scoprono soltanto errori che fanno sganasciare dalle risate, o alcune cantonate colossali. Si scopre anche che la lingua è viva, si evolve, riesce a essere creativa, perfino visionaria, anche quando è sbagliata. Ci sono firme grandi e piccole: c'è Zucconi durante i mondiali di calcio, Giovanna Grassi a Cannes, e poi Galimberti, Scalfari, Giavazzi, Francesco Bonami. Prendono granchi, si producono in esilaranti perifrasi, gareggiano sulla lunghezza della frase, perseguitano la consecutio, esagerano con i cliché. Fortunatamente, i quotidiani durano molto più di un giorno.