Il primo atto di invidia nella storia dell’uomo ha creato il vero significato dell’esistenza: «per l’invidia del diavolo la morte entrò nel mondo» (Sap. 2, 24). L’invidia di Caino nei confronti di Abele, prediletto da Dio, ha causato il primo omicidio, mentre quella di Esaù verso Giacobbe, favorito nella successione, ha seminato la discordia in famiglia. È per invidia che Giuseppe è venduto come schiavo dai suoi fratelli e Davide perseguitato da Saul; e, ancora, per invidia gli ebrei consegnarono Cristo a Pilato. Papa Gregorio Magno l’ha collocata al secondo posto tra i vizi capitali, subito dopo la superbia. L’invidia è la peggiore e la più inconfessabile delle emozioni. Le componenti che la caratterizzano sono numerose sia sul versante dell’espressività fenomenologica (rancore, rabbia, emulazione, ammirazione, …) sia per quanto riguarda la dimensione in cui cercare di identificarla: sociale, intrapsichica, relazionale, religiosa, filosofica, economica, ecc. . È un sentimento ostile che nasce dalla percezione della superiorità o di qualche vantaggio posseduto da un altro e che culmina nella cattiveria e nella malizia. La difficoltà nel riuscire ad analizzare, comprendere e arginare l’invidia può trovare un rimedio nella sapienza di Re Salomone: è il dono del discernimento, ricevuto da Dio, che dà la capacità di saper distinguere il bene dal male assumendosene la responsabilità.
Biografia
Salvatore Capodieci, psichiatra e psicoterapeuta, è membro Associato della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (S.I.P.P.) e Socio del Nodo group. È docente di Psicopatologia Generale e Descrittiva e di Sessualità umana presso il Dipartimento di Psicologia dello IUSVE (Istituto Universitario Salesiano – Venezia). Svolge attività di supervisore di équipe che lavorano in istituzioni e comunità terapeutiche. Ha partecipato in qualità di chairman e invited speaker a più di cento Congressi e ha organizzato come coordinatore scientifico numerosi Convegni. Ha al suo attivo più di 120 pubblicazioni, comprendenti articoli apparsi su riviste italiane e internazionali e capitoli su Testi e Trattati, ed è autore o coautore di otto volumi. Ha pubblicato per la Lateran University Press Giuseppe. Storia di fratellanza e amicizia (2013).