Le voci di centocinquanta testimoni, tra poeti, viaggiatori, filosofi, esploratori, eruditi, pellegrini, avventurieri di ogni nazionalità ed epoca, accostate come in un mosaico variegato e scintillante, compongono l'eterno «romanzo» di Costantinopoli. Da Procopio a Le Corbusier, da Paolo Silenziario a Mandel'stam, da Psello a Dos Passos, da Anna Comnena a Flaubert, da Ibn Battuta a Gide, da Gilles a Loti, da Grelot a Melville, da Andersen a Cocteau, da Chateaubriand a Fermor, da De Amicis a Mark Twain, da Byron a Yeats, da Nerval a Pamuk, narrazioni e descrizioni si snodano attraverso la Roma d'Oriente in dieci percorsi: un inconsueto itinerario topografico che è anche un viaggio nel tempo e nei segreti di un'eredità storica, artistica e culturale, quella bizantina. Ogni percorso è illustrato da una mappa-itinerario e da un'introduzione scientifico-narrativa ai monumenti e ai luoghi, che fornisce anche indicazioni precise per rintracciarli nel «labirinto» dell'antica Città. Un breve apparato di note, un'indispensabile quanto aggiornata bibliografia e un supplemento biografico con i profili di tutti gli autori convocati completano il volume, corredato inoltre da piú di centocinquanta immagini tra disegni, incisioni, foto d'epoca e mappe.
«L'intera nottata era stata tempestosa, con scrosci di pioggia. All'alba il sole lottava con le nuvole e la nebbia. Dietro di noi il Mar di Marmara sollevava spumeggianti onde verde scuro. Ma davanti a noi, come una Venezia costruita dalla fantasia, potevamo vedere la grande Costantinopoli».
Hans C. Andersen
«La statua di Atena si elevava su una colonna nel Foro di Costantino a un'altezza di quasi trenta piedi e indossava una veste di bronzo. Sul capo incombeva un cimiero alto e terribile. I riccioli che ricadevano dalla fronte erano raccolti in una crocchia sulla nuca. La mano sinistra sollevava un lembo della veste, l'altra era protesa verso sud».
Niceta Coniata
«Con che grazia si disgrega la vostra bellezza! La lebbra che rode i vostri mosaici imita le venature del marmo che li incornicia.
Li si vede apparire come correnti d'aria, frammenti di figure, mani, le vesti volanti. E questa vergine drappeggiata di polvere di carbone, e questa polvere d'oro delle cupole, e questa colla d'oro in cui i vostri angeli impigliano le ali».
Jean Cocteau
«Santa Sofia è una collina informe di pietre accumulate e sormontate da una cupola, che brilla al sole come un mare di piombo».
Alphonse de Lamartine