È vero: troppo tardi abbiamo riconosciuto Rosmini. E per questo ritardo molti non lo hanno potuto neppure conoscere. E la conoscenza, si sa, quando è riconosciuta, può cambiare la vita. Dunque un vuoto che questo libro, tutto fatti e cose, può colmare con la presenza viva, commovente e affabilissima di questo grande uomo che nel cuore fu umile e accessibile, con i suoi doni splendidi, a tutti. Proprio oggi per noi che, seguendo autosufficienti il razionalismo, ci siamo trovati portati al fondo del nichilismo, nella dispersione delle lingue e dei cuori; per noi che avendo ridotto la moralità a moralismo, ci siamo trovati portati all’insensibilità morale e alla sfacciata contromoralità, con un allarme educazione impellente. Proprio oggi, per noi che abbiamo invaso di noi stessi il tempio, svuotando i segni delle realtà teologiche. Questo è un libro-incontro, un libro rivelativo dell’uomo, del sacerdote, del religioso, del filosofo, del santo che SS. Giovanni Paolo II additò alla Chiesa che introduceva nel Terzo Millennio, e che Papa Benedetto XVI decretò di beatificare. Pubblica con professionalità critica e scientifica le quasi 500 testimonianze lasciate dai contemporanei di Antonio Rosmini su di lui, raccolte intorno al 1882 dal rosminiano trentino Francesco Paoli. Questo è il secondo dei tre volumi previsti: dopo le testimonianze dei religiosi ecco quelle dei Trentini, come lui, vicini a lui bambino, ragazzo, universitario, sacerdote; seguiranno infine quelle degli altri ecclesiastici e laici. Un libro “per tutti” e “per ciascuno”, chiunque e comunque sia.
L’autore, don Eduino Menestrina, nato a Merano (Bz) da genitori trentini nel 1947, rosminiano dal 1962, ha fatto gli studi secondari negli aspirantati rosminiani e al collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola. Ordinato sacerdote nel 1974, dopo gli studi teologici interni, si laureò in storia e filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi sulla liturgia nella catechetica di Rosmini. Fu insegnante di lettere, di storia e filosofia nelle scuole rosminiane di Domodossola,Torino, Rovereto e più a lungo a Stresa come Rettore e Preside. In questa veste fu presente alla riesumazione della salma di Rosmini nel 1997 e alle celebrazioni del Bicentenario della sua nascita. Per l’edizione critica della sue opere curò i Discorsi parrocchiali e sta preparando la Catechetica. Attualmente è rettore del Collegio Missionario A. Rosmini di Roma (Via di Porta Latina, 17).