Agostino cominciò a commentare i salmi all'inizio della sua attività come vescovo di Ippona, cioè intorno al 391. Chi scorrerà le pagine di questo libro si accorgerà facilmente della assoluta tranquillità con cui Agostino assimila i salmi al Vangelo. Davide a Cristo, l'umanità ebraica sofferente, battuta, sconvolta dalle conseguenze del peccato, tormentata dagli uomini e punita da Dio, ammalata di tutte le malattie e tutte le miserie, oppressa dagli stranieri, resa schiava e liberata dal Signore, con l'umanità totale, prima e dopo la Redenzione, e con ciascuno di noi.
Il volume ha lo scopo di accompagnare e servire il desiderio della Chiesa di questi anni: che i fedeli si accostino alla lettura dei salmi per trarne alimento alla fede, alla speranza, alla carità, come scrive Agostino commentando il salmo 91: “Ogni pagina della Scrittura ci raccomanda la pazienza nei mali presenti, la speranza nei beni futuri, l'amore a Colui che non vediamo per stringerlo quando lo vedremo”.
Con questa breve antologia si invita il lettore a lasciarsi innamorare di queste pagine e dare ascolto al desiderio di leggere il testo integrale.