”Tra i libri che non scriverò mai c’è questa specie di sillabario del mondo secondo il cinema: tutte le esperienze, i sentimenti, i modi di fare, le frasi, le azioni che solo il cinema ha reso possibile. Il bacio, il viaggio, il sesso, la passeggiata, la cena, fare a pugni, il salvataggio all’ultimo secondo, lei che parla a lui dandogli le spalle. Cose che si vedono solo al cinema, e che solo il cinema ha reso reali: la nostra vita sub specie cinematografica” Vincenzo Buccheri
La scienza del sogno raccoglie alcuni dei principali scritti critici di Vincenzo Buccheri, usciti tra il 1992 e il 2009. Si tratta di una raccolta di recensioni, saggi, provocazioni, distillati di ironia, intuizioni fulminee o riflessioni ampie e organiche: pagine intensissime, in cui il cinema riesce a essere insieme un oggetto d’amore e un luogo del pensiero.
Un libro essenziale per capire che cos’è la critica e come interpretarne i luoghi più frequentati: l’autore, il cinema postmoderno, il trionfo del midcult, il destino del cinema italiano. E per dare un senso alla nostra posizione di spettatori.
La scienza del sogno rappresenta, a più livelli, un autentico atto d’amore per il cinema: prima di tutto in quanto espressione diretta di un articolato e suggestivo laboratorio di idee e molteplici spunti di riflessione, di uno sguardo ostinatamente libero e personale sul cinema, da parte di un critico e studioso di grande acume e sensibilità; a un secondo livello, più privato e profondo, questo libro rappresenta anche un appassionato ricordo collettivo, animato da attenzione e cura scrupolose nei confronti della memoria e del lucido pensiero di uno studioso e amico, da parte di alcuni vicini “compagni di viaggio”.