Le Scuole di specializzazione per le professioni legali (istituite con D.M. 537/1999) provvedono alla formazione comune dei laureati in giurisprudenza, attraverso un approfondimento teorico-pratico, finalizzato alla carriera di magistrato ordinario o all’esercizio delle professioni di avvocato o notaio.
I corsi di tali Scuole si caratterizzano per il forte taglio pratico anche per sopperire all’impostazione meramente teorica che caratterizza la formazione universitaria.
La prova d’esame consiste nella soluzione, in 90 minuti, di 50 quesiti a risposta multipla in tema di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, procedura civile e procedura penale. Durante la prova non è ammessa la consultazione di testi e di codici commentati e annotati con la giurisprudenza. I quesiti sono di contenuto identico su tutto il territorio nazionale.
Ai fini dell’ammissione si tiene conto oltre che dell’esito della prova, del curriculum universitario e del voto di laurea.
Le prime cinque parti del testo sono dedicate ciascuna alle singole materie d’esame: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, procedura civile e procedura penale. I questionari all’interno di ciascuna parte sono divisi per argomento secondo la sequenza della più diffusa manualistica; il commento che accompagna l’indicazione della risposta esatta consente di studiare, approfondire e ripassare.
La sesta e ultima parte, invece, propone questionari di cinquanta quesiti ciascuno, relativi a tutte le materie in modo da permettere, attraverso la simulazione, di verificare il grado di preparazione ed esercitarsi ad affrontare la prova d’esame.