Lui ha cinque anni e adora bollire le carote, vederle lentamente cambiare di forma. La trasformazione lo affascina, da sempre. Come quella dei panni in lavatrice, che entrano sporchi, vengono travolti dal diluvio universale ed escono limpidi e redenti. È convinto che non debbano esistere differenze tra uomini e donne, solo tra amici e nemici. E crede fermamente che negli occhi di chi è innamorato si possano vedere pesci che nuotano felici. D'altra parte, non è forse vero che le lacrime sono salate e che l'amore è un sentimento grande come un oceano? Come quello per Noah, suo compagno d'asilo. E dove sta scritto che, solo perché tra le gambe hanno entrambi un ditino che spunta, non possono sposarsi, ma devono soltanto essere migliori amici? E perché invece i vermi possono essere maschi e femmine contemporaneamente? Poi, in un attimo, la scoperta del corpo che cambia travolge ogni cosa: è l'adolescenza, il tripudio degli ormoni, della scoperta, del sesso. Lui si iscrive al college, si masturba, studia, si masturba, finisce il college, si masturba ancora. Fino a una notte in Portogallo, durante un viaggio, quando compare lei e di colpo il mondo è diverso. Lei frequenta l'università, scrive racconti, viaggia, s'innamora. Lei è lui. Lui è lei. Uguali. Diversi. Uniti. Distinti. O forse entrambe le cose. Fino al colpo di scena finale.