Il libro
"E fu sera e fu mattina". L'uomo vive nell'alternarsi di queste esperienze. A volte, nella sua mente e nel suo cuore "cala la sera" e si trova immerso nella tristezza, nel dolore, nello scoraggiamento. E proprio in queste ore buie sente più forte la sete della luce, l'attesa del mattino: "l'anima mia attende il Signore, più che le sentinelle l'aurora"... Ognuno ha la sua notte che porta nomi diversi: la notte del peccato, dell'errore, dell'ingiustizia, della solitudine, della malattia, della violenza, della povertà, del fallimento, del non sentirsi amati...He sente il disagio.
"Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole" è scritto nel libro di Qoelet (1 1,7), ma non ci basterà mai la luce del sole. Chi ci ha creato lo sa, ed è pronto ad entrare nella nostra notte con quella luce emozionante del suo Amore. Basta che gli apriamo la porta (Ap 3,20). La sete di luce è sete di Dio, non di una vaga luminosità. "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo..." e lo aiuta a passare dalla sera al mattino. "Il sole non sarà più per te luce di giorno...ma il Signore sarà per te luce eterna" (Is 60,19).