La verita' storica del '68 con gli occhi di un cronista cattolico. Il sessantotto e' entrato ormai lentamente nella mitica, che se ne parla come un evento storico, di una svolta epocale, di un 'movimento' che ha comunque portato l'Italia a svegliarsi, a cambiare, a uscire dal suo torpore. Ma siamo sicuri che tanta retorica non nasconda altro, soprattutto per chi ottenne carriere politiche e tanti altri vantaggi? Una rilettura storica precisa e documentata ci parla di un sessantotto che fu anche esplosione di violenza, distruzione di valori, senza averne altri validi da proporre, scuola di prevaricazione e di odio. Questo libro e' la cronaca di un uomo che in quegli anni era studente del quinto anno del liceo, e poi matricola in Universita', che vide e visse quegli avvenimenti e che ora li ricorda, nella loro crudezza e nella loro sostanza. E' brutto parlare di violenza, si sopraffazione, di svilimento della figura femminile, di gioventu' smarrita, usata e tradita. Ma queste sono le cose che l'Autore ha visto, vissuto e che ora racconta.