DESCRIZIONE: Due sono stati negli ultimi decenni i modelli interpretativi della filosofia platonica: un modello, ispirato a Schleiermacher, ha privilegiato l’interpretazione cronologica dei dialoghi, l’altro, proprio delle scuole di Tubinga e Milano, ha reinterpretato tutto Platone alla luce delle «dottrine non scritte». Come per sottrarsi a unilateralità ermeneutiche, l’autore di questo volume legge «il corpus platonico come un vero e proprio "protrettico" che propone filosofia per costringere il lettore a trovare soluzioni sulla base di poche indicazioni, il che implica la proposta di difficoltà crescenti che via via nello svolgimento delle opere selezionano i "veri filosofi". Platone appare convinto socraticamente che la filosofia è lavoro comune e scoperta. Ciò dà luogo a un insegnamento che, sempre, ma soprattutto nella forma scritta, avvicina al vero senza rivelarlo, comunica informazioni vere che non sono tout court la verità, ma che richiedono la partecipazione, l’elaborazione e lo sviluppo da parte del lettore». Un modello messo qui alla prova nella disamina del Sofista: ad assumere inaspettati significati sono i suoi punti più controversi (la dialettica come esercizio diairetico, il parricidio di Parmenide, la scoperta del non-essere in quanto "diverso").
L'AUTORE è ordinario di Storia della filosofia antica all’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Dialettica e verità. Commentario filosofico al «Parmenide» di Platone (Vita e Pensiero, Milano 20002), L’uomo tra piacere, intelligenza e Bene. Commentario storico-filosofico al "Filebo" di Platone (ivi, 19982), Arte politica e metretica assiologica. Commentario storico-filosofico al "Politico" di Platone (ivi, 1996). Presso la Morcelliana ha curato: Gigantomachia. Convergenze e divergenze tra Platone e Aristotele (2002) e Dio e il divino nella filosofia greca («Humanitas» 4\2005).
COMMENTO: Un commento al celebre dialogo platonico (che affronta i temi del non-essere e della legittimità dell'idea del diverso) da parte di uno dei più autorevoli storici del pensiero antico.