Una vita dedicata ai poveri e agli emarginati, vissuta con pienezza anche nella vecchiaia. Suor Emmanuelle, morta nell’Ottobre del 2008 a 99 anni, racconta alcune delle scelte fondamentali della sua esistenza: l’impegno in Egitto, il ritorno in Europa e soprattutto l’età senile, vissuta come possibilità di un diverso utilizzo del tempo, intessere nuove relazioni, diventare più saggi e comprensivi
«La cortesia, la gentilezza, direi meglio l’amabilità, erano tra le virtù che più colpivano chiunque avvicinasse Suor Emmanuelle, anche per pochi istanti, così come l’attenzione e la cura che poneva in ogni incontro, l’affetto con cui ricordava le persone incontrate e la curiosità per le persone, i comportamenti e i luoghi nei quali si trovava.
La sua era sempre una testimonianza forte, gioiosa: “Sono una delle donne più felici della terra”, amava dire, e standole accanto si capiva che non lo diceva tanto per dire, che non era una frase fatta, ma la realtà delle sue giornate».
(Dall’Introduzione di Angela Silvestrini)
Destinatari
Il racconto di vita di Suor Emmanuelle, che narra in particolare le gioie della terza età.
Atore
Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin, è nata il 16 novembre 1908 a Bruxelles ed è morta il 20 ottobre 2008 à Callian, nel Sud della Francia, a quasi cento anni di età. Appartenente alle religiose di Nostra Signora di Sion, ha lavorato come insegnante a Istanbul, Tunisi e Alessandria d’Egitto presso le scuole della sua congregazione, ma è nota soprattutto per le opere caritative svolte nelle bidonvilles del Cairo e in Sudan, dove ha vissuto per anni a stretto contatto con i poveri. Nel 1991 il presidente egiziano Hosni Mubarak l’ha insignita della nazionalità egiziana come ringraziamento per la sua attività. Nel 2002 Jacques Chirac l’ha nominata comandante della Legion d’Onore, mentre Nicolas Sarkozy, nel 2008, l’ha elevata al rango di grande ufficiale.
Punti forti
La notorietà di Suor Emmanuelle.
Un punto di vista originale sul tema della
terza età.