Il cardinale Martini raccontato, con stile semplice e intensità emotiva, attraverso le tappe che ne hanno scandito il cammino umano e spirituale: da Torino a Roma, da Milano a Gerusalemme e Gallarate. Il ritratto di un uomo, un religioso, un pastore innamorato di Dio e della Chiesa. Un testimone che ha sempre unito il rigore nello studio delle Scritture alla passione, anche civile, per le vicende culturali, sociali e politiche. Spunti proposti dal cardinale Martini sono all’origine sia del titolo sia dell’immagine di copertina, opera di Francesco Radaelli (un ritratto “velato” perché un libro non può mai contenere il mistero che è la storia di un uomo). Pur con la consueta discrezione, l’Arcivescovo ha osservato il procedere del lavoro senza nascondere simpatia e affetto per l’autore e la sua ricerca.
Aldo Maria Valli (Rho, 1958) ha seguito l’attività del cardinale Martini dall’inizio del mandato episcopale a Milano e lo ha intervistato più volte per la televisione e la carta stampata. Dal 2007 è vaticanista al Tg1, dopo esserlo stato per undici anni al Tg3. Tra i suoi libri più recenti, Difendere il Concilio (con Luigi Bettazzi); Voi mi sarete testimoni. Dionigi Tettamanzi arcivescovo a Milano; La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato; Hans Küng, ribelle per amore; Scritti cattolici. Appunti di un cronista cristiano.
**************************LA NOSTRA RECENSIONE (DI FRANCESCO BONOMO) **************************
I grandi personaggi della storia e della nostra civiltà mettono l'individuo di fronte alla consapevolezza di essere il destinatario di un immenso lascito del passato ed alla responsabilità di farsene valido interprete e continuatore. Condividere il tempo, il pensiero ed in parte la propria vita con uomini impegnati nel mondo e resi noti per la personalità e le qualità intellettuali con cui hanno svolto il proprio ruolo o la loro missione significa essere partecipi di un privilegio. Esporsi nella comunicazione e condivisione di questo privilegio è da una parte un bisogno che nasce dal valutare quanto grande sia la possibilità della relazione con persone “eccezionali” e dalla necessità di non poter vivere egoisticamente il dono ricevuto.
Nella storia della letteratura di ogni tempo si può scorrere l'indice ideale di tutti gli autori che da discepoli hanno dedicato ai propri maestri la composizione di Vite: uomini in grado di affascinare ed attrarre, ispirare e consolare, dirigere e correggere. La categoria letteraria delle Vite ha, per la sua estensione, diverse caratteristiche a secondo dell'epoca in cui si sviluppano ma in esse si può delimitare il denominatore comune che le rende preziose. In questi ritratti c'è il rispetto e la dedizione per il proprio maestro unito all'impellente desiderio di renderlo esempio e modello per le generazioni future.
Affrontare la lettura di “Storia di un uomo. Ritratto di Carlo Maria Martini” ci pone davanti alla necessità di distinguere. Il lettore non si impegna nella lettura di una corposa biografia del porporato gesuita ma ha sotto gli occhi un agile insieme di pennellate capaci di trasmettere l'eccezionalità del ministero di p. Carlo Maria.
Con la diversità delle opere e delle attività del cardinale, descritte, raccontate e spiegate, l'Autore riesce a penetrare nel pensiero del gesuita, del biblista, del pastore e dell'uomo di fede. Dai molti temi trattati nel volume si ha la possibilità di avere una visione di insieme della levatura intellettuale e della semplicità di un uomo che ha fatto della passione per la Parola di Dio la guida ed il suo sprone in ogni occasione pubblica e privata. In questo testo si alternano pagine sul Martini gesuita, alunno, docente e studioso di fama internazionale, sul suo impegno totale in ventidue anni a servizio della grande Arcidiocesi di Milano in un lasso di tempo in cui si sono realizzati i cambiamenti più radicali della società italiana, e del p. Carlo Maria che nella malattia e nella vecchiaia è ancora la guida spirituale per un popolo dalle grandi proporzioni. La fede professata, la vita religiosa coerente, la razionalità del suo pensiero e del suo interrogarsi unite alle qualità dello studioso d'eccezione fanno del cardinale Martini un vero “maestro” e la sua frequentazione ha portato Aldo Maria Valli a comporre un ritratto che è comunicazione del dono che il cardinale ha fatto della sua vita alla Chiesa. Non un ritratto di una vita fatta di “eccezioni” alla regola ma segnata dall'eccezionale umanità con cui Carlo Maria affronta se stesso, e la sua missione, e dall'alta testimonianza di fede nella quotidianità del lavoro pastorale.