Il volume è il tentativo di diffondere attraverso "dialoghi possibili" scritti da studiosi e affidati al teatro, alla radio, a queste pagine, ad altre forme di comunicazione, la conoscenza oggi circoscritta, sfocata o distorta, di cinque figure-chiave della storia italiana: Francesco Crispi, Francesco Saverio Nitti, Donato Menichella, Luigi Sturzo e Giuseppe Di Vittorio. Il progetto nasce dalla constatazione che è oggi debole, debolissima, la consapevolezza del contributo di idee e di azione degli uomini e delle donne che hanno concretamente lavorato a disegnare il paese. Non vi è un orgoglio diffuso nell'avere questi e altri "padri fondatori". La conoscenza, lo studio, anche di primissimo livello, rimangono prerogativa degli "specialisti", non concorrono alla formazione di una cultura politica nazionale. L'opera racconta il percorso di costruzione del progetto, raccoglie i dialoghi costruiti dagli studiosi, le schede di presentazione dei personaggi e le scene degli incontri. I dialoghi anticipano la fase drammaturgica, mentre ai testi degli studiosi segue un esempio di traduzione teatrale.