TECNICHE DELL'OSSERVATORE. VISIONE E MODERNITA' NEL XIX SECOLO
Autore: CRARY JONATHAN
Curatore: ACQUARELLI L.
Editore: EINAUDI
Data di pubblicazione: Gennaio 2013
Collana: PICCOLA BIBLIOTECA EINAUDI. BIG
Codice: 9788806210014
Dimensioni: 20,8 cm x 13,8 cm x 1,8 cm
Peso: 255 g
Pagine: 181
Disponibilità: DISPONIBILE IN 5/6 GIORNI
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Descrizione di "TECNICHE DELL'OSSERVATORE. VISIONE E MODERNITA' NEL XIX SECOLO"
Uscito per la prima volta nel 1990, il libro di Jonathan Crary analizza la "genealogia" dell'osservatore moderno riconducendoci ai primi decenni dell'Ottocento, un'epoca rivoluzionaria per la visione e per i diversi apparati scientifici ad essa collegati. Si tratta di un periodo, precedente all'avvento della fotografia, nel quale, attraverso i nuovi "dispositivi dell'osservare" - come il fenachistoscopio e lo stereoscopio, indissolubilmente legati ai coevi interessi della fisiologia ottica -, si afferma il progressivo abbandono della discontinuità interno/esterno presupposta dall'esperienza visiva della camera oscura. Fra teoria della percezione, storia dell'arte e filosofia estetica, passando per capisaldi come Goethe e Schopenhauer, pittori come Vermeer e Turner, Crary evidenzia infatti come l'opacità corporea della visione subentri alla trasparenza dell'occhio cartesiano e come il soggetto osservatore divenga il luogo della produzione delle immagini dando vita a nuove sperimentazioni artistiche. Ma se da una parte questi mutamenti rappresentano una "liberazione della visione", l'autore ci svela anche l'altra faccia della medaglia, il processo di normalizzazione a cui tale visione e le sue rispettive pratiche sono sottoposte. Crary ci invita allora a rileggere alcuni fenomeni di rottura sia nella storia dell'arte che in quella più generale della visione, facendo del suo approccio interdisciplinare una guida metodologica allo studio della modernità.