Teresa d’Avila (1515-1582), che il 27 settembre 1970 Paolo VI proclama Dottore della Chiesa, emerge da questa opera come donna dal temperamento forte, capace di affrontare sfide enormi e, al tempo stesso, grandi sacrifici pur di raggiungere lo scopo in cui crede senza mai vacillare: la riforma dell’Ordine carmelitano. Coraggiosa tanto da tener testa a confessori, vescovi, alte autorità religiose e da interpellare personalmente il re di Spagna pur di difendere la sua fede, la riforma e le persone che stima e ama (in particolare Gracián e le sue suore).
L’autore racconta la storia delle diverse fondazioni di conventi carmelitani femminili e maschili che Teresa effettua in varie città della Spagna. E anche la storia dei suoi numerosi viaggi, compiuti senza esitazione con ogni mezzo del tempo (carrozza, dorso di mulo e... a piedi), sotto il caldo torrido o le piogge torrenziali. Il racconto è arricchito di ampie citazioni degli scritti di Teresa, delle sue lettere e delle testimonianze di personaggi che la conobbero direttamente.
Ne esce una Teresa perspicace, coraggiosa, capace di umorismo e persino di autoironia.
Destinatari
Le giovani d’oggi, insegnanti, genitori. Una storia al femminile di grande interesse.
Autore Carlos Ros (Santa Olalla del Cala, Huelva, 1941) è sacerdote e scrittore, laureato in Filosofia e Teologia rispettivamente a Comillas e a Roma. Autore di una cinquantina di libri, ha dedicato particolare attenzione all’approfondimento di personaggi e temi sivigliani. Per l’editore San Pablo ha pubblicato biografie di sant’Isidoro Lavoratore, sant’Angela della Croce, María Emilia Riquelme, del beato Leopoldo de Alpandeire e del venerabile Miguel Mañara. Negli ultimi anni si è rivolto quasi esclusivamente allo studio dei primi discepoli di Teresa di Gesù, pubblicando le biografie di Jerónimo Gracián, María de San José e Ana de Jesús.