In 6 ampi capitoli, l'autrice, Annachiara Valle, traccia il profilo di Teresilla, suora della congregazione delle Serve di Maria Riparatrici. Nata in provincia di Reggio Calabria nel 1943, entra nella congregazione ancora ragazzina. Qui prende il diploma di infermiera e viene assunta nell'ospedale San Giovanni di Roma, dove presterà servizio fino alla morte, avvenuta in un incidente stradale a Roma il 23 ottobre 2005, durante uno dei suoi consueti pellegrinaggi notturni al santuario del Divino Amore. Alla sua attività in ospedale, svolta con attenzione e sensibilità mettendo sempre al centro i malati, affianca quella di volontaria nelle carceri: nell'isola di Pianosa, a Rebibbia, a Regina Coeli e in altre. Qui entra in contatto con detenuti comuni, da quelli che scontano pene brevi agli ergastolani; e poi anche con i detenuti politici, quelli degli Anni di piombo, appartenenti sia all'estrema sinistra: Brigate Rosse (Morucci, Curcio, Franceschini, Faranda), Prima Linea (Sorrentino), Autonomia Operaia (Piperno), Potere Operaio (Toni Negri). Ma anche all'estrema destra: Nuclei Armati Rivoluzionari (Fioravanti e la Mambro). La sua opera di assistenza si dispiega in diverse direzioni: assiste i detenuti nelle necessità più quotidiane e pratiche, ma soprattutto nelle situazioni di disagio, nei rapporti spesso difficili con le famiglie, nelle vicende processuali, nei rapporti con l'ambiente carcerario, nel reinserimento nella società...