"Se è vero che ogni Scrittura è ispirata da Dio (theopneustos) e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia (cfr. 2Tm 3,16), parimenti tutta la Terra del Santo è utile a insegnare, a riprendere, correggere? E se la sua Parola è theopneustos, non credo che sia così ardito affermare che anche la Terra della Rivelazione, dell'Incarnazione, imbevuta della sua Parola, segnata dal suo passaggio e fecondata dal suo Sangue, sia theopneustos. Le scelte di Dio, le sue parole, i suoi gesti, non sono mai casuali. E, come la parola di Dio 'rimane per sempre' (cfr. 1Pt 1,25), così i luoghi dove ci ha dato appuntamento sono quelli dove torna a darci appuntamento. Questa è la 'geografia della salvezza', 'il quinto Vangelo'" (Paolo VI). Il volume si presenta in due parti. Nella prima l'oggetto è la Galilea, la Samaria e il deserto di Giuda. Nella seconda l'oggetto è il rapporto di Gesù con la città di Gerusalemme attraverso i vangeli di Matteo, Marco e Luca, la salita di Gerusalemme, il tempio, il campo di sangue. Denominatore comune è il passaggio di Gesù che ha risignificato la santità della 'terra', affidando a quella terra d'oltremare i segni del suo passaggio, 'perché ne seguiamo le orme' (1 Pt 2,21). Nel volume i saggi di Ester Abbattista, Claudio Arletti, Carlo Bazzi, Giancarlo Biguzzi, Matteo Crimella, Giulio Michelini, Giacomo Violi.