L'autore
VINCENZO NOJA è un laico consacrato alla ricerca di Dio e della Verità ultima. Da molti anni si dedica allo studio dei testi mistici e della spiritualità interreligiosa. È autore e curatore di circa trenta opere e traduzioni: Meister Eckhart, Ildegarda di Bingen, Martin Buber, François Pollien (certosino) e l'edizione italiana in sette volumi delle opere religiose del poeta Clemens Brentano riguardanti la Beata Anna Katharina Emmerick. Ha curato alcune antologie di mistica, tra le quali, recentemente, Testi mistici per la contemplazione di Dio (Borla, 2006), Esperienze mistiche negli scritti dei grandi Maestri (2008) e i Discorsi Mistici di Beato Giovanni Taulero (2008).
Il libro
Le donne mistiche partecipano alla natura divina (2 Pietro 1,4) vivendo lo stato di amore e di compassione universale; esse si contraddistinguono per tre virtù spirituali: il distacco da tutte le cose e da se stesse, fino all'annichilimento, l'umiltà profonda e la carità profusa.
I testi delle scrittrici mistiche sono, seppur con differenti sfumature, quasi tutti legati da una continuità spirituale basata sulle virtù sopracitate. In questa antologia risplendono le parole di una trentina di mistiche cristiane, di alcune dell'Isiam antico - come Rabi'a di Bassora, Fatima bin al Abbas, denominata «santa Ildegarda dell'Oriente», e la Sufi Ruqayya di Mosul - e di altre dell'India moderna. Donne di saggezza e di luce spirituale accomunate dalla misteriosa comunione con Dio, poiché nella ricerca dell'Assoluto non esiste un tempo, uno spazio, un confine. I loro scritti evidenziano come l'anima non abbia sesso e come la mistica femminile, intesa come spiritualità particolare, in realtà non esista, eccezion fatta per la libertà di linguaggio con cui le donne si rivolgono a Dio, una libertà impensabile per i mistici.
Testi mistici delle donne di Dio, nella propria autonomia di lettura, integra Testi mistici per la contemplazione di Dio (Borla 2006), e viceversa. I due volumi offrono un vasto panorama della mistica concepito, nelle intenzioni del curatore, come nutrimento spirituale per coloro che sono alla ricerca dell'esperienza di Dio.
«Solo Dio, cerca Dio solo, non lasciarti arrestare dalle cose create. Quando parli, comportati come se tu fossi in silenzio, quando vedi qualcosa agisci come se tu fossi cieca; quando odi qualcosa consi¬derala come se tu fossi sorda. Dio solo è tutto, le creature sono nulla, sono contaminate dal peccato. Tutte le cose della terra sono transeunti; tutto passa nulla rimane. Quando la morte si avvicinerà, ci dispiacerà di non aver usato meglio il tempo» (MIRIJAM DI ABELLIM, la piccola araba della Galilea).