Prosegue, col presente volume, la pubblicazione integrale delle "Opere" di Anselmo d'Aosta. Ecco pertanto, in attesa del "Tomo 1", apparire ora il "tomo 2" dei "Trattati" (come si è preferito chiamarli in virtù della loro ampiezza, nonché della loro importanza nell'economia generale della produzione anselmiana). Il 'pezzo forte' dell'intera raccolta può essere forse considerato, né solo in virtù della sua fama, il complesso e ardito trattato dal titolo "Cur Deus Homo". Preceduto dalla duplice redazione del'"Epistole de incarnazione Verbi", è seguito a sua volta da altri testi - ad esempio il "De conceptu virginei et de originali peccato" o il "De processione Spiritus Sancti" - ai quali si farebbe certamente torto se, trascurando un carattere essenziale della speculazione anselmiana, la sua compattezza e consequenzialità, li si volesse riguardare in quanto 'minori' rispetto ad altri più universalmente noti; ciò è tanto più vero anche in considerazione dei loro temi sempre fondamentali per la fede cristiana, ossia per la relazione dell'uomo con Dio e con sé stesso (è il caso del "De concordia praescientiae et praedestinationis et gratiae Dei cum libero arbitrio"), col mondo e colla difficile contingenza storica che la Chiesa attraversa nel rapporto coi poteri secolari, da un lato, nel dibattito con i cristiani d'Oriente dall'altro. Emerge, nell'insieme, la figura maiuscola d'un pensatore posto al crocevia d'uno snodo del periglioso itinerario intellettuale che, nel passaggio tra XI e XII secolo, porterà via via all'avvento e poi, nel prosieguo, alla piena maturazione della Scolastica vera e propria.