"Da dove vengono l'Iliade e l'Odissea, poemi emersi dagli abissi e proiettati verso l'eterno? Come si spiega che un racconto antico di duemilacinquecento anni abbia conservato una luce tanto vivida, come lo scintillio di una calanca? Perché questi versi immortali sono ancora in grado di svelarci l'enigma del nostro domani?" Sylvain Tesson, viaggiatore instancabile, guarda alla vita e alla letteratura come un'avventura, un'esplorazione perenne, il luogo in cui sfidare i propri limiti. E nessuno meglio di Omero ha saputo raccontare la ricchezza del mondo, come quello raffigurato sullo scudo forgiato da Efesto per Achille. Tesson si ritira nella natura delle isole Cicladi, sulle sponde di quel mare greco dove nacquero gli uomini e gli dei che animano l'Iliade e l'Odissea e ci racconta le vicende dei protagonisti facendosi forza delle parole di Omero stesso. Le avventure di Achille e Ulisse sono spunto per illuminare i temi centrali dei poemi: la forza e la bellezza, il peccato di 'hybris', il fato e il destino, l'uomo e la guerra, l'importanza della natura. Temi antichi di straordinaria attualità. Questo libro, romanzo, studio e viaggio insieme, è un invito a rileggere i classici, a spegnere computer e cellulari per dedicare qualche momento a questi versi, che non smetteranno mai di parlarci. Tra mari e campi di battaglia, creature mostruose, incantesimi e filtri magici, inganni e affanni umani, assemblee divine, Tesson ci porta con sé in un altro dei suoi viaggi, questa volta tra pagine e parole, partendo dalla mitologia per raccontare il contemporaneo.