Le 41 lettere qui raccolte sono presentate in due grandi filoni. Il primo: le tematiche spirituali, monastiche, insieme ai rapporti familiari e di amicizia, rapporti con altri monaci; il secondo: persone e problemi particolari, dalla vicenda di Abelardo e Eloisa alla gestione economica, all’Oriente e la crociata, l’islam e infine i rapporti particolari tra Cluny e Cîteaux, e quindi tra Pietro e Bernardo.
Vi sono lettere come trattati (vedi la Lett. 20 sulla vita eremitica o la stessa Lett. 111 a Bernardo, un vero e proprio manifesto contro ogni forma di fondamentalismo); altre sono lettere brevi: un richiamo all’amicizia, la richiesta di aiuto per un bisogno di un amico. La vita spirituale con i temi della preghiera e della fede, la riforma della vita monastica si accompagnano alla saggezza di un uomo di governo che sa difendere i diritti della sua “chiesa di Cluny”.
La grande varietà dei destinatari, la diversità delle loro posizioni nella società civile e nel mondo ecclesiale, la complessità dei problemi affrontati di volta in volta permette di tracciare un affresco molto ricco sul panorama della prima metà del sec. XII.
La personalità di Pietro traspare particolarmente nelle lettere: una “retorica” non certo fredda e distaccata, e nei rapporti più personali un lessico affettivo molto intenso.
Punti forti
2010: undicesimo centenario della fondazione di Cluny (910). È il primo testo di Pietro ilVenerabile pubblicato in traduzione italiana.
Pietro il Venerabile è modello di straordinaria attualità: mediatore nato, figura di riconciliazione, cuore ecumenico come pochi.
Destinatari
Tutti i cultori dei classici della spiritualità. l Studiosi del medioevo (rapporti tra monasteri e ordini in un momento in cui essi erano un pilastro portante della società)
Autore
Pietro il Venerabile (1092/94-1156), è nato in una famiglia della piccola nobiltà dell’Alvernia, dove si respirava “aria monastica”. Fece la professione monastica a 17 anni e dopo essere st priore a Vézelay e a Domène, all’età di neanche 30 anni è eletto abate di Cluny, in un periodo di grande crisi dell’abbazia. Nonostante una forte opposizione, porta avanti importanti riforme relative alla liturgia, alle osservanze, all’economia dei monasteri (Cluny governava su più di mille fondazioni!). Pietro fu un grande personaggio pubblico non solo per i rappporti che aveva con i monasteri, ma anche con il Papa e regnanti. Scrisse alcune opere apologetiche, un libro Sui miracoli, ma soprattutto le sue 193 lettere. Difese Abelardo contro Bernardo e lo accolse a Cluny. Attento all’emergere in occidente dell’islam, fa tradurre il Corano. Muore nel Natale del 1156.
il curatore domenico pezzini ha insegnato all’Università Cattolica di Milano e all’Università statale di Verona. Presso le Paoline ha pubblicato molti testi di spiritualità. Riconosciuto studioso in ambito medievale, ha pubblicato in questa stessa collana le opere di Aelredo di Rievaulx: L’amicizia spirituale, Lo specchio della carità, Gesù dodicenne; di Tommaso Moro, Gesù al Getsemani e di Isacco della Stella, I Sermoni (2 voll.)