Una donna fragile, ma coraggiosa, sorpresa dalla chiamata di Dio: Marie Madeleine de Bengy (1781-1858) si è sempre considerata un umile strumento di Dio, fedele nel significato più profondo della parola. Ha conosciuto il dolore di rimanere vedova e sperimentato il grande amore che una madre prova per suo figlio. All’età di trentotto anni si è arresa alla chiamata di Dio e gli si è offerta in modo incondizionato. Gli anni della sua vita religiosa sono stati anni di attività apostolica e di viaggi: la fondazione di case, scuole, collegi, l’attenzione ai poveri, la formazione alla fede e i ritiri spirituali hanno caratterizzato la Società fondata da Marie Madeleine e rimangono ancora oggi i tratti caratteristici dell’apostolato delle Fedeli Compagne di Gesù. Quali risorse interiori, quali doni umani e di grazia hanno reso capace questa donna di compiere una tale missione? Che cosa nasconde nel profondo il mistero della sua vita, tanto da renderla così feconda? La forza trainante della sua vita è stata l’amore per Gesù, da questo è scaturito il desiderio di imitarlo sulla via della croce. Ecco il filo rosso che percorre l’intera biografia di Marie Madeleine e che rappresenta la sua eredità spirituale, anche oggi.
Patricia Grogan (1915-2001) era nata in Australia, ma ha vissuto la maggior parte della sua vita in Europa. Entrò nella Società delle Suore Fedeli Compagne di Gesù a Bruxelles nel 1933, fece i suoi studi letterari e si laureò prima all’Università di Friburgo (Svizzera) e poi all’Università di Torino, dove presentò la sua tesi sulla poesia di John Henry Newman. Insegnò inglese in Inghilterra, Svizzera e Italia, prima di essere nominata Preside del Collegio di Sedgley Park, Manchester UK. Dal 1976 collaborò per la Causa della Canonizzazione di Venerabile Marie Madeleine d’Hoüet, le cui Memorie tradusse dal francese e di cui scrisse la vita God’s Faithful Instrument. Andò nelle Filippine dove tradusse la Bibbia della Claretian Christian Community in inglese. Suor Patricia morì in Broadstairs (Inghilterra), sede della Casa Generalizia, nel 2001.