L'uomo di cui parla la tv si chiama Aribert Heim, medico, il torturatore del campo di concentramento di Mauthausen, il "dottor Morte" passato alla storia per i suoi raccapriccianti esperimenti su cavie umane, l'ufficiale con gli occhi grigioazzurri che si rilassava fabbricando paralumi di pelle umana. Il documentario ipotizza che sia ancora vivo, chissà dove. Ma Danny Baz sa che non può essere vero. Perché lui stesso ha partecipato alla sua cattura. Ci erano voluti due anni per quella caccia. Continuava a incontrare ex nazisti, Heim, perfino il nipote di Hitler, a portare la sua catenina con la svastica e una pistola d'avorio con impressa la croce uncinata. Senza mai un ripensamento. Fiero. Alla fine, l'avevano beccato. Ha fatto parte di un'organizzazione segreta, Danny Baz: "La Civetta", creata per catturare, giudicare e giustiziare nazisti latitanti ed eternamente impuniti. Con lui, c'è Barney, che da bambino è stato vittima dei terrificanti esperimenti di Heim e li porta ancora impressi sulla pelle, ma, a differenza dei suoi familiari, è sopravvissuto, e poi ha fatto fortuna col petrolio in Texas. C'è John, un ebreo che lavora per la CIA. E Roger, un veterano del Vietnam. Né oblio né perdono, è il loro motto. Oggi l'organizzazione si è sciolta. E Danny può raccontare.