Un viaggio in Perù, il contatto con gente semplice e buona che condivide volentieri tutto quello che ha. Che, poi, è niente, o poco di più, in un posto dove la miseria genera soprattutto grave malasanità. Il visitatore non resta indifferente: è un medico - primario nell'ospedale di Castelvetrano-Selinunte - si chiede che cosa può fare lui, in concreto, per dare un aiuto. Torna in Italia, si rimbocca le maniche e con alcuni amici dell'Opus Dei e dell'Icu Sicilia progetta un ospedale da realizzare sulle Ande, lassù, sul tetto del mondo.
Con soli 90 mila dollari e in appena 15 mesi l'Ospedale «Santa Teresa» è ora una realtà . Si trova ad Abancay, nel Nord del Paese, una delle zone più povere ai confini della foresta amazzonica; è stato inaugurato il 28 agosto 2006. Un giorno speciale per il nostro medico che per la prima volta indossava il camice da missionario…
Queste pagine di diario nascono dall'esigenza di dare conto di una vita cambiata: «In Perù, ho avuto modo di vedere il volto più vero delle grande Chiesa Cattolica che si serve di preti e suore come fossero "santi in terra". Una testimonianza corroborante per la mia fede, finora apatica e formale. Sentivo un bisogno irrefrenabile di scrivere: io che da anni firmavo solo ricette mediche e vari documenti! Non ho l'ambizione di fare lo scrittore, né la voglia di far sapere agli altri un'esperienza tutto sommato personale, ma se ciò può servire per fare apostolato e per trovare altre risorse al solo scopo di aiutare i miei amici rimasti in Perù, sarò felice di aver dedicato loro questa mia fatica e altre iniziative che da questa scaturiranno» (pp. 136).