La Via Crucis è un atto di gratitudine al Padre per l'immenso dono della salvezza, operata mediante la passione, morte e risurrezione di Gesù. Al tempo stesso, è una contemplazione della figura del Cristo sofferente e morente, che ci appare come uomo sfigurato e sconfitto. Ma la morte non è il definitivo sbocco della vita del Figlio di Dio: la sua sofferenza ha aperto a Lui la glorificazione, nello splendore della risurrezione, e a noi la giustificazione dei nostri peccati. Accompagnati dagli scritti e dalle testimonianze delle eroiche virtù di monsignor Tommaso Reggio, percorriamo spiritualmente l'itinerario della Via Crucis, per comprendere quanto egli ha imitato il divino Maestro nel cammino esigente della sequela e, nella forza dello Spirito Santo, è stato testimone dell'amore forte come la morte (cfr. Cantico dei cantici 8,6). Uniti con il cuore e la mente a questo santo Pastore della Chiesa, vogliamo salire con trepidazione e speranza il Calvario e meditare sulla sofferenza del Cristo. L'insegnamento di colui che è teneramente venerato come padre della Congregazione delle Suore di S. Marta ci aiuti a riscoprire questa immensa lezione di dolore e di amore, per decidere un passo nuovo di conversione e di apertura accogliente e umile agli altri. Il Figlio di Dio sul Golgota soffre anche le nostre angosce per aprirci cammini, forse inattesi, di risurrezione. Dalle piaghe delle sue mani, dei suoi piedi, del suo costato, e sicuramente del suo cuore, si irradia quella luce che tutto cambia in risurrezione. Questa luce l'hanno colta per prime le donne, le uniche rimaste fedeli, a parte Giovanni, le più esposte, le più capaci di amore, come dimostra il gesto della Veronica che asciuga il Volto di Cristo.