Madre Teresa di Calcutta, la santa missionaria più famosa del mondo, ha vissuto anni di “oscurità”, in cui si è sentita rifiutata da Dio, ma, continuando ad amarLo, era giunta a capire che “l’oscurità” era “il lato spirituale del suo lavoro”, il mezzo per condividere il senso di “essere non amati, non desiderati e non curati da nessuno”, cosa che lei descriveva come “la più grande povertà del mondo di oggi”. Da questo suo “buio”, da intendersi come un “silenzio della Luce”, nascono le meditazioni alle stazioni tradizionali della Via Crucis, tratte dai suoi scritti, per la celebrazione comunitaria ma anche personale. L’esperienza attualissima dell’”assenza di Dio” rivela l’identificazione totale di Madre Teresa con le sofferenze di Cristo in croce.