Dino Basili, se ci riesce, evita le polemiche concitate e, da buon aforista, miniaturizza serenamente le sue ragioni, concludendo spesso con un «virgola & basta». Del resto, non si contano i punti che avrebbero dovuto essere fermissimi e sono spariti, presi da improvvise vertigini. Sotto il curioso titolo, l'autore raccoglie alcuni suoi brevi corsivi trasmessi da Radiodue, tra il 1992 e il 1993, in un momento particolare della «transizione» italiana, e una serie di ricordi inanellati alla vigilia del suo commiato dalla prima linea Rai nel 1997. Quasi un'anticipazione di più ampie «memorie».Dino Basili, appena ventenne è stato tra i più vicini collaboratori di Luigi Gedda. Giornalista professionista al Quotidiano e passato in Rai nel 1969 dove ha diretto negli anni l'ufficio stampa, la divisione per i rapporti esterni, la seconda rete radiofonica e le relazioni istituzionali. Tra il 1985 e il 1990 è stato consigliere del Presidente della Repubblica; in precedenza, nella VI legislatura, è stato capo ufficio stampa del Senato. Autore di diversi libri vanta molti riconoscimenti, tra i quali il premio Hemingway; mentre come giornalista si è aggiudicato i premi «Campione», «Microfono d'argento», «Chianciano»... (pp. 160).