Il CD contiene questi brani
1 - Vive
2 - Voglio incontrarti
3 - Grande sei tu
4 - Ricordati Signore
5 - Tu sei qui
6 - Cammina davanti a te il Signore
7 - Uomo della croce
8 - Gloria al leone che ha vinto
9 - Abbi cura di me
10 - La mia gioia in te
11 - Ti seguirò
12 - Nella tenda di Davide
Gioiosamente proiettati nella prospettiva della Pasqua, i dodici brani di lode e adorazione contenuti nel disco del RnS, dal titolo Vive!, edito dalle Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo, sono tutti fortemente attraversati dalla luce della risurrezione, dalla fiducia in Gesù che salva, dal desiderio di porsi alla sua sequela e di annunciare al mondo che Egli, ancora e sempre, passa in mezzo a noi.
La speranza cristiana non poggia su un generico desiderio di bene, di pace, e di futuro.
La speranza cristiana si fonda sull’incontro con una Persona, Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente.
In prossimità della sua crocifissione, provando a spiegare ai discepoli il grande mistero che di lì a poco si sarebbe compiuto, Gesù dice: «Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,22b). In poche, densissime parole ecco il fondamento della nostra speranza. Gesù vive, è Dio con noi: appassionato d’amore per l’uomo, non è rapito in cielo ma cammina insieme all’uomo, nella storia, ed è incapace di separarsi da noi.
I registri stilistici dei brani del disco sono differenti: un paio di canti sono adatti alla liturgia, con accenti più classici; altri sono particolarmente indicati per la preghiera comunitaria e conservano lo stile tipico del RnS, con sapori pop-rock, funky ma anche folk; altri ancora rispondono a un gusto musicale più contemporaneo, più adatto all’ascolto anche di chi non fa parte del Movimento, e rappresentano il contributo del RnS all’evangelizzazione attraverso l’arte.
Tutti i brani della Raccolta Vive! sono fondati sulla Sacra Scrittura, come è consuetudine per i canti del Rinnovamento: diversi brani sono tratti dai Salmi (Salmi 9, 19, 24, 27, 86, 138) e affermano la regalità Cristo e la sua potenza, ma anche la sua vicinanza all’uomo, la sua sete dell’uomo, la sua misericordia: tratti che ci spingono all’adorazione e alla contemplazione, ma anche alla sequela, con una chiara impronta vocazionale, attraverso brani ora gioiosi, ora meditativi e adoranti. Sono richiamati testi dell’Antico Testamento, come il Libro del Deuteronomio, con riferimento alla vocazione e missione di Mosé; oppure il Primo libro delle Cronache, che fotografa l’esultanza provocata dal trasferimento della tenda di Davide che custodiva l’Arca dell’Alleanza.
Non manca il richiamo ai Vangeli: la gioia piena di cui parla Gesù in Giovanni, la misericordia invocata dal ladrone sulla croce che leggiamo in Luca, la professione die fede di Pietro che in Matteo 16 esclama: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Un viaggio lungo la Scrittura che arriva a toccare anche il Libro dell’Apocalisse, dove si inneggia alla vittoria di Cristo, il leone della tribù di Giuda, agnello immolato che esce vittorioso dallo scontro con la morte e che ci apre un destino eterno: il cristiano non è né illuso né disincarnato, combatte la fatica quotidiana del vivere, non è estraneo al dolore, ma ha una prospettiva diversa per giudicare e vivere ogni cosa. È la luce della risurrezione, è la prospettiva della vita eterna. La risurrezione ci dice che il cielo non è vuoto e se questo è vero vale la pena di vivere questo pellegrinaggio in terra.
Con animo da risorti pensiamo alle donne che trovarono il sepolcro vuoto: possiamo solo immaginare la gioia che provarono una volta certe che Gesù non fosse “sparito”, ma risorto e vivo.
Possiamo solo intuire ciò che provarono i discepoli nel vedere le apparizioni di Gesù, ma abbiamo i santi, i martiri, i testimoni della fede, che con le loro esistenze ci hanno trasmesso un grido che ancora oggi si rinnova sulle labbra di milioni di credenti che, alle volte al prezzo della vita, non si stancano di gridare: «Gesù vive!».