Come percepire l’identità della vita religiosa, se questa non si distingue bene dalla vita cristiana e dalla vita umana? La paura di affermare una differenza conduce alcuni religiosi/e a giudicare inutili le proprie costituzioni e i propri statuti: essi sostengono che è sufficiente vivere semplicemente il Vangelo, quasi che il Vangelo debba essere attualizzato allo stesso modo da tutti i credenti e in tutti gli ambienti, o che i doni di Dio non richiedano modalità differenti nel seguire Cristo.
Il volumetto presenta quattro tratti costitutivi della vita religiosa: consacrazione, castità, povertà e obbedienza. Ognuno di essi è chiarito nella sua specificità a tre livelli: quello umano, quello cristiano e quello proprio della vita religiosa. Tale distinzione si rende particolarmente necessaria: se la vita religiosa perde la sua specificità, se assomiglia alla vita di tutti, non le resta che scomparire. E in tal caso, di fatto essa è già morta.
Sommario. Introduzione. La consacrazione. La castità. La povertà. L’obbedienza. Conclusione.
Note sull'autore
Laurent Boisvert ofm (1926), canadese, ordinato nel 1955, è dottore in teologia. Direttore della rivista La vie des communautés religieuses dal 1967 al 1995 e autore di numerosi articoli dedicati alla vita religiosa, insegna al noviziato intercomunitario del Québec (Canada). Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: La pauvreté religieuse, Paris 1981; L’obéissance religieuse, Paris 1985; La consécration religieuse, Paris 1988; Le célibat religieux, Paris 1990; Thèmes de vie consacrée, Montréal-Paris 1998; Les charismes en vie consacrée, Montréal 2000; Laïcs associés à un institut religieux, Montréal 2001; Le charisme, un visage évangelique à incarner et à manifester, Montréal 2004.