Pigi Colognesi racconta,in forma di romanzo epistolare,la bella vicenda umana e artistica di William Grosvenor Congdon (1912 – 1998),uno dei più significativi interpreti dell’action painting.Il lettore viene guidato a «guardare» all’opera di Congdon con un’avvertenza importante:«L’arte autentica apre una ferita, è un’ avventura dello sguardo che non finisce mai. Guardare un quadro non vuol dire “capirlo”, ma esserne interrogati,venirne trascinati dentro fino ad orizzonti che all’inizio non si potevano assolutamente immaginare». Originario di una famiglia dell’alta borghesia industriale del Rhode Island,Congdon viaggiò a lungo per poi stabilirsi definitivamente in Italia. Negli anni Quaranta e Cinquanta la pittura di Congdon ottenne grandi riconoscimenti e le sue opere vennero esposte nelle più prestigiose gallerie di arte contemporanea. Al successo seguì un lungo periodo di silenzio. L’inquietudine esistenziale, che aveva improntato la sua carriera d’artista e spinto a innumerevoli viaggi,lo guida all’incontro con la Chiesa cattolica e a chiedere,nel 1959,il battesimo.In realtà,Congdon non cessò di dipingere e la sua arte ebbe esiti nuovi e sorprendenti con l’approdo in terra di Lombardia. «Osservando lo sviluppo stilistico della fase più matura di Congdon,appare chiaro che non solo la sua mente e la sua anima aspirano alla riconciliazione degli opposti;anche la sua arte è alla ricerca di un’unità capace di abbracciare passato e presente,vizio e virtù,oscurità e luce. Mentre un tempo la forza straordinaria dei suoi dipinti nasceva dalla tensione e dal dramma portati fino al punto di rottura,nelle opere successive vi è l’anelito e infine l’approdo a una serenità compositiva, a un rigoroso accordo di temi discordi» (Fred Licht).
AUTORE Pigi Colognesi è giornalista.Ha lavorato per molti anni al mensile di Comunione e Liberazione,di cui è stato anche direttore dal 1989 al 1992. Proprio come redattore di Litterae communionis ha avuto modo di conoscere William Congdon, al quale lo ha legato una cordiale amicizia durata fino alla morte del pittore americano. Ha in seguito lavorato presso la Fondazione Russia Cristiana e l’Università San Raffaele.Ha collaborato con le pagine culturali di varie testate giornalistiche (alcuni brevi saggi su scrittori e teologi sono stati raccolti in L’umana avventura, 2008). Attualmente cura la sezione culturale del quotidiano on line ilsussidiario.net. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Russia Cristiana. Una biografia di padre Romano Scalfi (2007).