«Tutto per Dio e per le anime, niente per noi», così ripeteva Mons.Vignola, fondatore della Casa della Carità e dell’associazione Piccole Figlie della Croce. Il libro ripercorre la vita del sacerdote e i diversi momenti della storia delle Piccole Figlie della Croce, restituendoci l’immagine di un uomo che ha fatto sua la Parola di Cristo.
Destinatari
Piccole Figlie della Croce clero, religiosi, laici e quanti vogliono avvicinarsi alla figura di mons. Aldo Vignola
Gli autori
Manlio Paganella,nato a Mantova nel 1948,risiede a Castiglione delle Stiviere (Mantova), ove insegna Filosofia e Storia presso il Liceo classico “Francesco Gonzaga”. Ha conseguito la laurea in Filosofia e quindi il diploma di perfezionamento all’Università di Padova. È felicemente sposato con Paola, padre di Rolando, Umberto, Riccardo, e nonno di Giovanni. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: San Luigi Gonzaga. Un ritratto in piedi; Cinzia, Olimpia e Gridonia Gonzaga; Alle origini dell’Unità d’Italia; Don Giovanni Battista Casnighi. Un prete del Risorgimento mantovano; La dottrina sociale della Chiesa e il diritto naturale. Collabora alla rivista Studi cattolici ed è console mantovano del Touring Club Italiano. La città di Castiglione lo ha insignito della civica benemerenza “Luigi d’oro” (2008) «per la valente attività di insegnante, per la sua preziosa opera di studio, per la sua appassionata testimonianza politica»
Giovanni Telò, nato a Castel Goffredo (Mantova) nel 1954, è sacerdote e parroco della diocesi di Mantova.Laureato in Scienze politiche,giornalista dal 1978, ha svolto l’attività pubblicistica presso alcuni giornali e riviste a Mantova, Milano e Roma. Dal 1996 al 2007 è stato vicedirettore del settimanale diocesano La Cittadella (Mantova). Studioso di storia della Chiesa nell’età contemporanea, ha pubblicato diversi studi, tra cui Chiesa e fascismo in una provincia rossa. Mantova 1919-1928; Con la lucerna accesa. Vita e assassinio del maestro mantovano Anselmo Cessi (1877-1926); I cattolici mantovani tra guerra e Resistenza (1940-1945). Collabora con l’Istituto mantovano di Storia contemporanea, anche come componente del Consiglio direttivo.