In un'isola tropicale dei Caraibi, Zoocrate Zacharie, "Grande Elettrificatore delle anime", è a capo di una feroce dittatura. Henri Postel, ex senatore della deposta Repubblica, è condannato a diventare un piccolo bottegaio. In procinto di esiliarsi e di uccidere un usuraio al servizio del regime, Postel scopre che c'è la gara nazionale dell'albero della cuccagna e decide di partecipare per sconfiggere moralmente il tiranno. Ad aiutarlo sono un vecchio calzolaio, Sora Cisa (mambo-sacerdotessa vudu) ed Elisa Zaza Valéry. Sora Cisa gestisce, secondo i riti vudu, la preparazione di Postel alla gara. Elisa Zaza Valéry entra in questa ritualità dando al protagonista, con la dedizione d'animo e la carnalità del suo giovane corpo, l'energia per l'impresa del giorno successivo. L'azione e il rito iniziatico individuale diventano coinvolgimento collettivo dei depredati. Radicata già nella lontana Guinea africana delle origini, in tutta la narrazione la festa della cuccagna è riletta da magie vudu. Queste forme rituali si schierano da una parte verso il mantenimento di un regime oppressivo che diventa invincibile in forme brutali e violente, dall'altra verso l'esaltazione di un eroe estremo reso invulnerabile, che manifesta la superiorità dell'amore e dell'umanità intera. In un brusio che lentamente si trasforma in frastuono e accelera il ritmo, fino a culminare in uno sparo che sospende il tempo, si celebra la lotta rituale di questo romanzo.