Nel cuore dell'Antico Egitto, ai tempi di Ramesse III, Nefermaat, l'eletto di Sekmet, un giovane medico dall'intelligenza curiosa e brillante, viene risucchiato in una vertiginosa avventura la cui protagonista è la storia stessa della grande civiltà del Nilo. Figlio di un maggiordomo reale, dopo un'infanzia travagliata negli ambienti di corte, Nefermaat è chiamato a seguire un destino che lo consacra a cultore dell'antica arte medica egizia. Un lungo apprendistato lo conduce dal tempio della dea Sekmet al cospetto di Anón, l'eccentrico saggio babilonese che lo inizia ai segreti di pratiche curative millenarie. Il giovane si appresta a divenire medico del faraone quando a corte ritrova Nubkhesed, la conturbante principessa che è stata sua compagna di giochi nell'infanzia. Incapace di resistere al suo fascino e alieno alle infide trame delle lotte per il potere, Nefermaat antepone le ragioni del cuore ai codici di rango, intrecciando un'appassionata relazione clandestina su cui incombono i più infausti presagi. Prima che possa rendersene conto, il medico rimane invischiato nella "congiura dell'harem", un complotto ordito da una delle consorti di Ramesse III e definito da alcuni storici il primo tentativo di golpe della Storia. Paradigma di rettitudine e integrità in un universo dominato dall'intrigo, Nefermaat verrà condannato ai lavori forzati e costretto all'esilio, ma non esiterà a rischiare la vita per smascherare l'inganno, e riabilitare il suo onore.