Il volume, oltre a presentare il testo della Costituzione italiana attualmente in vigore, riporta anche: gli estremi delle leggi costituzionali che hanno modificato l'articolato originario; gli estremi delle disposizioni legislative che hanno attuato i precetti costituzionali; un indice analitico dettagliato per agevolare la ricerca degli istituti contenuti nella Carta. Dalla premessa: La Costituzione è la legge fondamentale di un Paese, l'atto che ne delinea le caratteristiche essenziali, descrive i valori e i principi che ne sono alla base, ne stabilisce l'organizzazione politica. La Costituzione italiana è stata approvata all'indomani della dolorosa esperienza della Seconda guerra mondiale in cui il nostro Paese era stato trascinato dal regime fascista. Il primo passo del cammino costituzionale è stata l'istituzione, tramite il decreto luogotenenziale del 31 luglio 1945, n. 435, del Ministero per la Costituente che aveva il compito di predisporre tutti gli strumenti per redigere una nuova Costituzione. La risoluzione della «questione istituzionale», cioè la scelta tra monarchia e repubblica come forma di governo dello Stato italiano, non venne affidata all'istituenda Assemblea Costituente, ma direttamente al popolo con la previsione di un referendum istituzionale che si sarebbe tenuto contemporaneamente all'elezione della Costituente, il 2 giugno 1946. La consultazione popolare diede, anche se di misura e accompagnata da numerose polemiche e contestazioni, esito favorevole alla scelta per la Repubblica. Il 22 giugno si tenne la prima seduta dell'Assemblea Costituente, formata da 556 membri. Preso atto che un'Assemblea così numerosa non poteva elaborare un testo costituzionale, si decise, sin dal 15 luglio, di istituire una Commissione ristretta composta da 75 deputati. Tale Commissione si articolò a sua volta in tre sottocommissioni incaricate di redigerne tre diverse parti: diritti e doveri dei cittadini, organizzazione costituzionale dello Stato, diritti e doveri nel campo economico e sociale. Il testo definitivo della Costituzione fu approvato nella seduta del 22 dicembre 1947, con 453 voti favorevoli e 62 contrari. La Costituzione repubblicana, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298, edizione straordinaria, entra in vigore il 1° gennaio 1948. Si compone di 139 articoli, cui si aggiungono 18 disposizioni transitorie e finali: i primi dodici articoli sono dedicati ai Principî fondamentali della Repubblica mentre i successivi articoli sono suddivisi in una Parte Prima dedicata ai Diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54) e in una Parte Seconda relativa all'Ordinamento della Repubblica (artt. 55-139). Nel corso del tempo, il testo della Costituzione è stato modificato quasi sempre con interventi marginali (durata in carica dei membri della Corte costituzionale, semestre bianco, immunità parlamentare, giusto processo, voto degli italiani all'estero etc.). Una riforma sostanziale è stata operata con la L. cost. 18 ottobre 2001, n. 3, che ha ridisegnato il Titolo V, Parte Seconda, sull'assetto di Regioni, Province e Comuni, riforma successivamente attuata con la L. 131/2003. Altra modifica rilevante la si deve alla L. cost. 20 aprile 2012, n. 1 con la quale è stato introdotto, sotto la pressione dell'Unione europea, il principio del pareggio di bilancio nella nostra Carta costituzionale. Un cambiamento epocale si è registrato con la L. cost. 19 ottobre 2020, n. 1, che ha proceduto alla riduzione del numero dei deputati, da 630 a 400 (art. 56), e dei senatori, da 315 a 200 (art. 57). È stato, inoltre, previsto che cinque senatori a vita nominati per alti meriti dal Presidente della Repubblica costituisca il numero massimo al fine di evitare le interpretazioni difformi dell'art. 59 Cost. Le ultime due modifiche sono state attuate dalla L. cost. 18 ottobre 2021...