DIMMI COSA VEDI TU DA LI'. UN ROMANZO KEYNESIANO
Autore: BRERA GUIDO MARIA
Editore: SOLFERINO
Data di pubblicazione: Aprile 2022
Codice: 9788828207443
Dimensioni: 14,1 cm x 21,6 cm x 1,6 cm
Peso: 260 g
Pagine: 192
Disponibilità: DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
Spedizione gratis per ordini sopra i 69,99 €
(per pagamenti effettuati con carta di credito o PayPal.)
Descrizione di "DIMMI COSA VEDI TU DA LI'. UN ROMANZO KEYNESIANO"
Roma, 2021. Guido Maria Brera, finanziere e scrittore, torna nella città in cui è cresciuto e da cui è andato via a vent'anni. La pandemia ha cambiato il mondo. L'impensabile è accaduto. Gli equilibri della globalizzazione tremano e l'eterno presente iniziato con la rivoluzione conservatrice di Reagan e Thatcher potrebbe cedere il passo a un'età nuova. Il futuro, però, è incerto. Quale prospettiva economica ispirerà la ricostruzione dopo la catastrofe? Inizia così un vagabondare in cerca di risposte nella metropoli trasfigurata e livida, a caccia del fantasma di Federico Caffè, l'economista scomparso e mai più ritrovato in un'alba d'aprile del 1987. Keynesiano rigoroso, Caffè è uscito di scena in un momento particolare: dopo la sconfitta della scuola di cui era capofila e il trionfo del corso neoliberista. In un viaggio nello spazio-tempo, dall'università La Sapienza ai grattacieli del distretto finanziario di Canary Wharf a Londra, dai miraggi della lotta armata alle illusioni degli anni Novanta, prende corpo la storia rimossa dell'origine dell'oggi, di come ci siamo spinti sull'orlo del burrone. E di come siamo scivolati nell'abisso. Intanto un'enigmatica matita parlante recita il peana del libero mercato, una strana mail promette una svolta epocale, e nell'ombra si muovono i paladini dell'ordine. Sono gli ultimi gattopardi. Li chiamano i Diavoli. Intrecciando l'autofiction più vertiginosa alla confessione più intima, il racconto appassionato al saggio divulgativo, Guido Maria Brera disegna lo scenario della grande guerra tra modelli economici che attraversa i decenni, ci proietta nel mezzo di una battaglia decisiva, pronuncia parole di riscatto e speranza. E se nell'assedio che oggi ci minaccia fosse proprio la voce di Federico Caffè a suonare le trombe di Gerico?