Giorgio La Pira (1904-1977) è stato una singolare figura di cristiano. Leader politico, docente di diritto romano, sindaco di Firenze, fu uno dei maggiori artefici della Carta costituzionale dell'Italia repubblicana. Convinto assertore della riconciliazione tra le religioni e tra i popoli, La Pira si fece promotore di convegni internazionali di pace. Clamorose furono le sue iniziative in favore della distensione, del disarmo, dei diritti civili. Tra i suoi interlocutori vi furono Kennedy, Kruscev, Nasser, Ciu En Lai, De Gaulle. Questa vastità di orizzonti culturali e politici non gli fece tuttavia dimenticare i bisogni immediati della gente: negli anni in cui fu sindaco di Firenze si batté per dare lavoro ai disoccupati, una casa ai senzatetto, assistenza ai diseredati non esitando di fronte a incomprensioni e alle facili accuse di chi lo considerava un visionario e un sognatore. La nota unificante della sua personalità fu la fede in Cristo e nel mistero della sua risurrezione che ancora opera e trasforma la storia dell'uomo. Di qui la visione ottimistica di La Pira che, senza rinnegare le asprezze della vita, riteneva che la carità potesse, alla fine, prevalere sugli egoismi e le guerre.