«Ecco i miei libri. Alle mie spalle, in ordine alfabetico nella libreria, ci sono le fonti: i classici in originale o in traduzione, i grandi autori di ogni epoca, i saggi importanti. Davanti a me sono schierati tutti gli altri: li ho chiamati monografie. A volte sposto un libro da un posto all'altro. Qualche tempo fa ho pensato di presentare ad alcuni allievi o amici quel libri con cui sono cresciuto e cresco. Allora ne ho messi in fila cinquanta sulla scrivania. Cinquanta libri, pressappoco nell'ordine in cui li ho letti, a partire dal 1953. Ho fatto cinquanta schede bibliografiche in cui si descrive il libro a partire dal suo incipit, ma si parla poi anche di dove lo ho incontrato, di quanto vi ho appreso e di quello che ne ho scritto. Sono schede bibliografiche, ma non credo che sia venuta fuori una cosa libresca: c'è un racconto, c'è un pensiero, forse anche qualcosa di poesia. Spetta a chi legge riconoscerli. Ecco i libri che mi hanno fatto crescere, mi fanno crescere. Loro parlano, io ascolto» (Pier Cesare Bori).
GLI AUTORI
Pier Cesare Bori, insegna alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna. Ha pubblicato fra l’altro Il vitello d'oro (Boringhieri, 1983); Gandhi-Tolstoj (Il Mulino, 1985), con G. Sofri; L'interpretazione infinita (Il Mulino, 1987), L'altro Tolstoj (Il Mulino, 1995). Si occupa del rapporto tra culture: Per un consenso etico tra culture, 2a ediz., Genova, Marietti, 1995, Per un percorso etico tra culture , 2a ediz., Carocci 2003, e , in relazione a questo, ha studiato anche l’umanesimo religioso: Pluralità delle vie, Milano 2000, dedicato a Pico della Mirandola.