NEL LIBRO, LE STORIE DI ANNA, STEFANO, ALLEGRA, TOMMASO, ELENA CI GUIDANO COME FILI DI PENSIERO NEL LABIRINTO DELL AUTISMO. In questo straordinario libro abbiamo una ricerca, viva, sul campo, che nasce dal tentare di dare risposte alla sofferenza dell'altro, cercando di co ntinuo di trarne provvisorie ipotesi teoriche...le storie di anna, stefano, allegra, tommaso, elena ci guidano come fili di pensiero nel labirinto dell'autismo. Qui un altro aspet to chiave del libro: il rispetto per chi raccoglie osservazioni da altri punti di vista:non e`certo l'autismo qualcosa che possa risolversi con fideistiche o assolutistiche prese di posizione. Nel libro vi sono disegni bellissimi, nati da scarabocchi all'inizio privi di senso, e anche questa e`creativita artistica" messa a servizio della terapia come in fondo non puo`non essere quando ci si cimenta con stadi "non mappati", i labirinti appunto: gilda bertan i labirinti li sa urbanizzare con tatto e con rispetto perche`nei labirinti del proprio mondo interno c h stata, ci si e`persa, ci si h ritrovata, introiettando poi il filo di arianna che le era stato offerto. Cio`testimonia che il laboratorio psicoanalitico puo`andare a "raggiungere" certi pazienti se il terapeuta ha il coraggio e la "stoffa" necessari per non aver paura della propria creativita e purche questo non sia sentito come una infrazione di supposte ortodossie. "