Asher Lev, un bambino ebreo di Brooklyn, ha la pittura nel sangue. Tutto nelle sue mani diventa disegno, immagine, colore: la casa, la madre, il padre, gli amici, la strada. Ma in una cultura come quella ebraica, tradizionalmente ostile alla rappresentanone figurativa, la vocazione di Asher è destinata a creare duri conflitti e alla fine una drammatica rottura. Asher incontra un maestro, va in Europa, a Firenze, Roma, Parigi... Quando torna a New York, è ormai un pittore affermato. Decide di misurarsi con un tema fondamentale nella storia della pittura, la crocifissione, scatenando un nuovo conflitto con il padre e con il suo ambiente d'origine. Potok continua qui ad affrontare le tematiche dei suoi grandi romanzi: il confronto tra la modernità e la tradizione, il rapporto tra la fede e l'arte, il contrasto tra l'individuo e i diversi gruppi di cui fa parte, per nascita o per scelta.