Budapest, primi anni Novanta. Cinque giovani nordamericani sono testimoni del mondo nuovo che sta nascendo dopo la caduta del comunismo. Il canadese Mark, ossessionato da tutto ciò che ha a che fare con il passato, sta scrivendo una tesi di dottorato sulla "storia della nostalgia"; Scott, in fuga dalla famiglia, si mantiene dando lezioni d'inglese e viene raggiunto dal fratello minore John, che si innamora di Emily, impiegata all'ambasciata; infine Charles, figlio di genitori ungheresi emigrati negli Stati Uniti, vuole essere tra i primi a sfruttare le possibilità dell'imminente boom economico. Il romanzo d'esordio, elegante e divertente, dell'autore de "L'archeologo".