Ragazzi e internet: un tema di riflessione e di dibattito cui è difficile sottrarsi se si condivide quella responsabilità educativa che è propria degli adulti. Genitori, insegnanti, educatori e, in forme diverse, politici, professionisti della comunicazione, operatori del terzo settore e dell’associazionismo, nonché studiosi di campi disciplinari che vanno dalla sociologia alla pedagogia alla psicologia, non possono eludere le domande che la rapida diffusione della rete e l’appropriazione che ne è stata fatta da parte dei più giovani sollecitano in abbondanza. Sulla base di una ricognizione critica della letteratura scientifica e di un’ampia serie di ricerche quantitative e qualitative condotte in prima persona, Sonia Livingstone, uno dei maggiori esperti di media e comunicazione, particolarmente attenta alle audience giovanili, propone in questo libro un’analisi dell’ambiente digitale online a partire dalle pratiche quotidiane che bambini e ragazzi vi mettono in atto per apprendere, comunicare con il gruppo dei pari, costruire la propria identità o esercitare i propri diritti di cittadinanza. Senza cedere ai facili entusiasmi o, sul fronte opposto, alla paura del nuovo, l’autrice chiarisce i termini della sfida che lo sviluppo della rete rappresenta per i giovani e per tutti coloro che hanno a cuore il loro presente e il loro futuro: trovare un equilibrio tra le nuove risorse (e le competenze digitali che esse richiedono) e l’esigenza di un accesso ampio e inclusivo alla rete; tra le dinamiche di relazione e di espressione di sé e la tutela della privacy; tra la partecipazione civile e le esigenze di sicurezza; tra i rischi e le opportunità. Sonia Livingstone non si limita a presentare i dati a favore e contrari e a porli in relazione con le diverse ipotesi interpretative. Piuttosto descrive lo spazio culturale e politico all’interno del quale tali interpretazioni si articolano e prende una sua personale posizione rispetto al tema difficile, e talvolta ambiguo, del rapporto media-minori-rischi. Una posizione che il lettore italiano avrà modo di apprezzare per il suo realismo ed equilibrio: «Al giorno d’oggi – conclude – viviamo in un ambiente mediale e comunicativo complesso e onnipresente. Nessuno può vivere al di fuori di tale ambiente, e nessun bambino o ragazzo desidera farlo. I giovani sperimentano di continuo una tensione a giocare, imparare, esplorare, creare, condividere, contestare e correre qualche rischio. L’ambiente in cui realizzano tutte queste attività, sia online sia offline, per molti aspetti non dipende da loro. Alla società degli adulti resta la responsabilità di dare forma, nel bene e nel male, a questo ambiente».