Nonostante i luoghi comuni, più o meno radicati, nella pubblica amministrazione le prassi di valutazione del personale, dirigenti, funzionari o impiegati che siano, è una prassi di lungo periodo. Storicamente si valutava la persona, in quanto incarnazione dello Stato. Monsù Travet, come oggi i suoi colleghi prefetti, militari ecc., era valutato per le sue qualità morali e per le sue caratteristiche personali e non per i risultati del suo lavoro. Con l'evoluzione del rapporto di lavoro e la sua convergenza con il lavoro privato, la valutazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni si concentra sui risultati raggiunti e sui comportamenti organizzativi manifestati, cioè, in una parola, sulla performance individuale erogata, come prescritto dalle norme attuali. In tal senso il libro, dopo avere inquadrato metodologicamente i sistemi di valutazione delle performance, individua i punti di snodo dei sistemi di valutazione e le relative alternative di intervento che gli enti dispongono. A tale fine il testo sviluppa anche una serie di casi reali ed una manualistica in cui si analizzano le diverse opzioni che si dispongono nelle prassi attuali, per la riprogettazione e la messa a punto dei sistemi di valutazione delle performance individuali e delle relative strategie in tema di relazioni sindacali.