Icona "Madonna della carezza". Copia fedele e austera in stile greco-bizantina realizzata da padre Pefkis (agiografo diplomato dell'Accademia Ecclesiastica del Monte Santo) su tela e legno invecchiato e dipinta a mano con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato. L’icona è una delle tipologie classiche delle icone mariane, definita dalla posizione della mano del bambino appoggiata sulla guancia della Madre. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria), mentre il manto rosso dice amore e partecipazione alla Redenzione operata da Cristo. Sulla fronte e sulle spalle tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Il Bambino veste una tunica bianca (colore della trascendenza) e un manto dorato che ne manifesta tutta la regalità. Nella mano destra di Gesù il rotolo della Parola che non ha bisogno di essere spiegato perché viene annunciata dalla sua stessa Persona. Egli è la Parola del Padre.
Icona dal titolo "Maria Odigitria" in cui il manto della Madonna è di colore rosso. «Colei che mostra la via», questo significa “odigitria”. Copia fedele e austera in stile greco-bizantina dell’icona dipinta da Andrej Rublëv nel 1425 in memoria del grande santo russo Sergio. Realizzata da padre Pefkis (agiografo diplomato dell'Accademia Ecclesiastica del Monte Santo) su tela e legno invecchiato e dipinta a mano con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato. La posa della Madonna appartiene a una tipologia classica delle icone mariane definita soprattutto dalla posizione di una mano della Vergine che indica il Cristo, unica Via dell’uomo per tornare al Padre. Questa icona ricorda anche la Madonna della tenerezza (glicofilusa). Maria è la nuova Arca.
Icona che raffigura il particolare del viso della "Maria Odigitria" con il manto della Madonna di colore rosso. «Colei che mostra la via», questo significa “odigitria”. Copia fedele e austera in stile greco-bizantina dell’icona dipinta da Andrej Rublëv nel 1425 in memoria del grande santo russo Sergio. Realizzata da padre Pefkis (agiografo diplomato dell'Accademia Ecclesiastica del Monte Santo) su tela e legno invecchiato e dipinta a mano con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato. La posa della Madonna appartiene a una tipologia classica delle icone mariane definita soprattutto dalla posizione di una mano della Vergine che indica il Cristo, unica Via dell’uomo per tornare al Padre. Questa icona ricorda anche la Madonna della tenerezza (glicofilusa). Maria è la nuova Arca.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe. Copia fedele e austera in stile greco-bizantina realizzata da padre Pefkis (agiografo diplomato dell'Accademia Ecclesiastica del Monte Santo) su tela e legno invecchiato e dipinta a mano con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato. Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità). Per Maria si rimanda alle descrizioni sulle icone mariane. Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene dall’Alto.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe.
Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità).
Per Maria si rimanda alle descrizioni sulle icone mariane.
Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene dall’Alto.
Icona di scuola greca. Il Cristo viene presentato come “Parola” (il Libro) incarnata che da al mondo la vita. Nell’aureola crociata il nome di Dio (Colui che è) dice la sua essenza e la posizione delle dita della mano benedicente affermano il suo appartenere alla Ss.Trinità (le tre dita aperte) e la presenza in Lui delle due nature, quella umana e quella divina (le due dita che si toccano). Nelle vesti il rosso della tunica simboleggia il sangue versato, la vita donata, mentre l’azzurro del manto riporta al colore del cielo e quindi alla realtà di Dio. La stola dorata, una cui parte si vede sulla spalla destra, testimonia la regalità di Cristo. Gli angeli, in alto, adorano il grande mistero
«Colei che mostra la via». Altra tipologia classica delle icone mariane definita soprattutto dalla posizione di una mano della Vergine che indica il Cristo, unica Via dell’uomo per tornare al Padre.
Questa icona ricorda anche la Madonna della tenerezza (glicofilusa), ma in questo caso (vedi la scritta) si predilige la tipologia dell’odigitria. (Per ulteriori indicazioni confronta altre icone mariane).
Maria è la nuova Arca.
«Madonna che tiene il bambino».
L’icona è una variante di Odigitria. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria), mentre il manto rosso dice amore e partecipazione alla Redenzione operata da Cristo. I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola) e indicato dalla mano destra della Vergine Maria. Lei è la Mediatrice.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe. Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità). Per Maria si rimanda alle descrizioni sulle icone mariane. Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene
dall’Alto.
«Colei che mostra la via». Altra tipologia classica delle icone mariane definita soprattutto dalla posizione di una mano della Vergine che indica il Cristo, unica Via dell’uomo per tornare al Padre.
Questa icona ricorda anche la Madonna della tenerezza (glicofilusa), ma in questo caso (vedi la scritta) si predilige la tipologia dell’odigitria. (Per ulteriori indicazioni confronta altre icone mariane).
Maria è la nuova Arca.
Il «datore di vita».
Icona di scuola greca. Il Cristo viene presentato come “Parola” (il Libro) incarnata che da al mondo la vita. Nell’aureola crociata il nome di Dio (Colui che è) dice la sua essenza e la posizione delle dita della mano benedicente affermano il suo appartenere alla Ss.Trinità (le tre dita aperte) e la presenza in Lui delle due nature, quella umana e quella divina (le due dita che si toccano). Nelle vesti il rosso della tunica simboleggia il sangue versato, la vita donata, mentre l’azzurro del manto riporta al colore del cielo e quindi alla realtà di Dio. La stola dorata, una cui parte si vede sulla spalla destra, testimonia la regalità di Cristo. Gli angeli, in alto, adorano il grande mistero.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe. Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità). Per Maria si rimanda alle descrizioni sulle icone mariane. Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene
dall’Alto.