La Vergine del «dolce amore».
Una delle tipologie classiche delle icone mariane,definita soprattutto dalla posizione guancia a guancia tra la Madre e il Bambino. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria) mentre il manto rosso dice amore e partecipazione alla Redenzione operata da Cristo. I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola). Lei è la Mediatrice.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
La Vergine del «dolce amore».
Una delle tipologie classiche delle icone mariane,definita soprattutto dalla posizione guancia a guancia tra la Madre e il Bambino. I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola). Lei è la Mediatrice.
Nella versione con il manto nero si può fare riferimento al dolore.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
La Vergine del «dolce amore».
Una delle tipologie classiche delle icone mariane,definita soprattutto dalla posizione guancia a guancia tra la Madre e il Bambino. I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola). Lei è la Mediatrice.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe. Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità). Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene dall’Alto.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
La scena della crocifissione è rappresentata, oltre al Crocifisso, da Maria sua madre con le tre pie donne e dall'altra parte Giovanni,il discepolo amato, con il centurione buono.
Sullo sfondo la città di Gerusalemme.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
Questa Icona presenta il momento dell’annuncio da parte dell’angelo Gabriele, inviato da Dio a Maria di Nazaret. Il manto rosso porpora, simile alla tenda che proteggeva il Santo dei Santi del Tempio di Gerusalemme, avvolge Maria indicandola quale nuovo tempio di Dio. La madre di Dio è assisa in trono, alle sue spalle l’edificio del tempio e il drappo rosso della protezione divina. Il cielo si apre e lo Spirito Santo discende su Maria simboleggiato attraverso i tre raggi.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
Questa Icona presenta il momento dell'annuncio da parte dell'angelo Gabriele, inviato da Dio a Maria di Nazaret. Il manto rosso porpora, simile alla tenda che proteggeva il Santo dei Santi del Tempio di Gerusalemme, avvolge Maria indicandola quale nuovo tempio di Dio. La madre di Dio è assisa in trono, alle sue spalle l'edificio del tempio e il drappo rosso della protezione divina. Il cielo si apre e lo Spirito Santo discende su Maria simboleggiato attraverso i tre raggi.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
«Colei che mostra la via».
Altra tipologia classica delle icone mariane definita soprattutto dalla posizione di una mano della Vergine che indica il Cristo, unica Via dell’uomo per tornare al Padre. Questa icona ricorda anche la Madonna della tenerezza (glicofilusa), ma in questo caso (vedi la scritta) si predilige la tipologia dell’odigitria.
Maria è la nuova Arca.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
«Madonna che tiene il bambino».
L’icona è una variante di Odigitria. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria), mentre il manto rosso dice amore e partecipazione alla Redenzione operata da Cristo.I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto.Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima,durante e dopo il parto.Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola) e indicato dalla mano destra della Vergine Maria.
Lei è la Mediatrice.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
La Vergine del «dolce amore». Una delle tipologie classiche delle icone mariane, definita soprattutto dalla posizione guancia a guancia tra la Madre e il Bambino. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria) mentre il manto rosso dice amore e partecipazione alla Redenzione operata da Cristo. I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino ,ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola). Lei è la Mediatrice.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
Il «datore di vita».
Icona di scuola greca. Il Cristo viene presentato come “Parola” (il Libro) incarnata che da al mondo la vita. Nell’aureola crociata il nome di Dio (Colui che è) dice la sua essenza e la posizione delle dita della mano benedicente affermano il suo appartenere alla Ss.Trinità (le tre dita aperte) e la presenza in Lui delle due nature, quella umana e quella divina (le due dita che si toccano). Nelle vesti il rosso della tunica simboleggia il sangue versato, la vita donata, mentre l’azzurro del manto riporta al colore del cielo e quindi alla realtà di Dio. La stola dorata, una cui parte si vede sulla spalla destra, testimonia la regalità di Cristo. Gli angeli, in alto, adorano il grande mistero.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.
Icona della Santa Famiglia con Gesù, Maria e il promesso sposo Giuseppe. Il Cristo viene presentato con una tunica bianca (simbolo di trascendenza) e un manto oro (simbolo di regalità). Giuseppe è completamente vestito di blu (colore del Cielo) forse per ricordare che è solo custode di una Paternità che viene dall’Alto.
Copia fedele e austera in stile bizantino (Scuola Cretese – Teofanis) realizzata da padre Pefkis, agiografo diplomato dell’Accademia Ecclesiastica del Monte Santo (località Athos), con colori autentici e tradizionali, con foglio dorato su tela e legno invecchiato.