Nei contributi raccolti in questo libro - sintesi di interventi pubblici quali conferenze, interviste e omelie - l'arcivescovo Georg Gänswein presenta un'entusiastica difesa della fede cattolica e della tradizione cristiana, esponendo nello stesso tempo profonde osservazioni sullo stato della Chiesa e sul suo ruolo indispensabile, in una società sempre più laica, come forza civilizzatrice nella cultura. A tal fine, sottolinea l'esigenza di una riforma personale di sacerdoti e vescovi, una conversione rinnovata, affinché diano la priorità all'annuncio della Parola di Dio e la incarnino nella loro vita e nella loro missione. Fedele al suo motto episcopale «Testimoniare la verità», l'Autore offre in queste pagine un'ottima guida per rimanere cristiani autentici nella Chiesa e nel mondo di oggi. Prefazione del principe etiope Asfa-Wossen Asserate.
Seconda edizione in tre mesi per un volume dedicato a Josemaría Escrivá. Guariti senza una ragione scientificamente dimostrabile: questo libro dà voce a 18 casi collegati all'intercessione del beato Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, che conosciuto come l'apostolo della vita ordinaria, del lavoro quotidiano, opera dal Cielo miracoli davvero straordinari che insegnano quanto siano efficaci la preghiera e la comunione dei santi.Sono qui compresi naturalmente anche i due miracoli (entrambi da gravi tumori) ritenuti «decisivi» durante la causa di canonizzazione, di cui mons. Flavio Capucci è il postulatore.
La dimensione estetica è essenziale nella vita umana. A detta di Dostoevskij (I demoni), la bellezza è «il vero frutto dell’umanità intera e, forse, il frutto più alto che mai possa essere». «Quale bellezza salverà il mondo?», si chiede allora lo scrittore russo nell’Idiota. Attraversando la storia dell’estetica dalla sua concezione antica, «interrogando – come scrive Stefano Zecchi in Prefazione – la tradizione e testimoniandola nella nostra contemporaneità con potente vigore, questo libro coraggioso» giunge alle conclusioni che furono di Charles Moeller in Saggezza greca e paradosso cristiano: la bellezza dell’arte su questa Terra è superata dalla bellezza dei santi, quindi dell’uomo, che di Dio è immagine. «La gloria di Dio è l’uomo vivente», aveva affermato prima di lui icasticamente sant’Ireneo. Il percorso del volume investe i campi artistici letterario (Iacopone, Dante, Petrarca, Tasso, Shakespeare, Manzoni, Dostoevskji, Zola, Peguy, Wilde, Ungaretti...), figurativo (Michelangelo, Raffaello e tanti altri fino a oggi) e quello filosofico (Platone, Aristotele, san Tommaso, Kant, Croce...) sorpresi sotto la luce portata dal fatto cristiano. «Presi per mano dall’autore – commenta sr. Maria Gloria Riva in Postfazione – apriamo gli occhi su quel brutto a cui ci siamo abituati e che sta diventando categoria di giudizio e veniamo pian piano istradati dentro quella via pulchritudinis che davvero rappresenta l’urgenza educativa del nostro tempo».
Il Catechismo della Chiesa Cattolica voluto dal Concilio Vaticano II fu approvato da Papa Giovanni Paolo II nel 1992 come "norma sicura per l'insegnamento della fede"; questo fu indirizzato ai vescovi con l'auspicio che presto si desse luogo alla compilazioni di catechismi minori rispetto ai quali il Catechismo della Chiesa cattolica deve essere "testo di riferimento sicuro e autentico". Cristo luce del mondo è una delle prime risposte a tale auspicio.
Saggio rosa autobiografico che, traendo spunto dal brano del Qoélet noto ai più come «C’è un tempo per ogni cosa», ne dipana i contenuti in una riflessione sulla vita. In un percorso delicato, ironico e infarcito di sano pragmatismo femminile, l’autrice conduce alla valorizzazione dell’esistenza nella sua declinazione quotidiana, attraverso il racconto fresco e coinvolgente della sua esperienza di giovane moglie, madre e lavoratrice. Lo scorrere del tempo è la presa di coscienza che a ogni momento della vita è associata una diversa realizzazione. I desideri cambiano, le persone maturano, qualcuno nasce e qualcun altro muore: in tutto questo c’è un significato e una bellezza da scoprire. A ogni età corrisponde la sua soddisfazione, a ogni passo verso la maturità, un obiettivo. E se il tempo corre via, restano le riflessioni a 360 gradi sul come e con chi se ne è andato: dal marito che si crede di conoscere, ai figli che si cerca di non «rovinare». Dalla ricerca di senso in una giornata storta, al retrogusto di ciò che ci lasciamo alle spalle spegnendo la luce la sera. E se anche sembra che alla fine qualcosa non quadri, niente fretta: «C’è un tempo per ogni cosa».
Marcella Manghi Catania è laureata in Matematica e si occupa di editing digitale. Nata a Parma nel 1975, ora vive a Milano con il marito e tre figli. Questo è il suo primo libro.