"Mândûkyakârikâ upanisad" è tradizionalmente considerate un trattato autorevole per l'interpretazione della Stuti, comprende il commento in versi (karika) di Caudapada e riassume tutta la visione metafisica della dottrina vedica. E a partire da Gaudapada che la tradizione advaita diventa storicamente evidente quale manifestazione visibile di una tradizione già esistente. Egli è tato il primo maestro umano a ricevere la conoscenza dell'advaita e a impartirla ai suoi discepoli e per questo gli viene attribuito il massimo rispetto in seno alla tradizione advaita. Caudapada è indicato come il Maestro di Govinda Bhagavtpada, a sua volta Maestro di Adi Sarikara. Esistono ben poche notizie sulla sua persona. La pubblicazione di quest'opera colma un vuoto nel panorama culturale-filosofico, perché di questo importante testo mancava un'edizione integrale con il sanscrito a fronte. La traduzione e il commento di Raphael sono di grande aiuto per lo studioso occidentale non introdotto nella vasta tematica induista e buddista. Le note alla fine di ogni capitolo apportano un notevole contributo alla tematica metafisica e utili chiarimenti dottrinari.
La parola "tantra" vuol dire tecnica. Insegna "come" puoi diventare, non "cosa"; e quel cosa avviene attraverso la crescita del nostro potenziale interiore. Scopo vivente di tale processo fondato sull'esperienza, è agire in funzione di quell'estasi del vivere su cui l'intera esistenza si fonda, primo fra tutti la sessualità. Il testo offre decine di opportunità di sperimentazione; a capitoli alterni vengono presentate tecniche della tradizione tantrica per imparare a muoversi nell'energia sessuale liberi da nozioni preconcette (bene-male, puro-impuro...) e da automatismi, poiché è attraverso la consapevolezza che possiamo essere una sola cosa con l'esistenza.
Educato nella religione indù, istruito nella cultura occidentale, avvocato di successo, Gandhi abbandona tutto per battersi a favore dei diritti delle libertà e dignità di tutti i popoli indiani. Se l'indipendenza dell'India dalla dominazione inglese avvenne senza rivoluzioni e senza grandi massacri, senza guerra, lo si deve a questo piccolo uomo che amava anche i suoi avversari e che sapeva suscitarne il rispetto. Ma Gandhi fu molto di più di un grande dirigente e organizzatore politico, fu un profeta religioso e un uomo di grande rigore morale.